Chicago
Chicago 16 (Full Moon 1982)
Inizia con questo lavoro la collaborazione del gruppo con David Foster, che produrrą tre dischi e riporterą i Chicago ai vertici delle classifiche internazionali dopo le deludenti vendite dei due pessimi album precedenti. Altre novitą sono il passaggio dalla Columbia alla Full Moon, etichetta di proprietą della Warner Bros., e l'entrata nella band di Bill Champlin, ottimo cantante e polistrumentista. L'album contiene un hit miliardario come "Hard to say I'm sorry", bella ballata scritta da Foster e Peter Cetera, ma il resto delle composizioni non sono niente di speciale e, ad esclusione delle discrete "What can I say" e "Love me tomorrow", arrivano appena alla sufficienza. Disco vendutissimo ma, nel complesso, abbastanza deludente, in cui David Foster non riesce ad imprimere il suo raffinato tocco, lasciando che il lavoro si trascini verso un pop-rock scontato e privo di idee.
Chicago are: Robert Lamm, James Pankow, Lee Loughnane, Peter Cetera, Bill Champlin, Danny Seraphine, Walter Parazaider
Producer: David Foster
Musicians:
Drums: Danny Seraphine
Bass: Peter Cetera
Guitars: Steve Lukather, Chris Pinnick, Michael Landau
Keyboards: Robert Lamm, David Foster, Bill Champlin
Synthesizer: David Paich, Steve Porcaro
Trombone: James Pankow
Woodwinds: Walter Parazaider
Trumpet: Lee Loughnane
Lead Vocals: Peter Cetera, Bill Champlin, Robert Lamm, James Pankow
Background Vocals: Chicago
Tracks:
1. What you're missing
2. Waiting for you to decide
3. Bad advice
4. Chains
5. Hard to say I'm sorry/Get away
6. Follow me
7. Sonny think twice
8. Rescue me
9. What can I say
10. Love me tomorrow