Gary Benson

     Gary Benson (vero nome Harry Hyams) è un cantautore inglese che pubblica alcuni singoli negli anni '60 senza riscuotere nessun successo. Nel 1970 incide il suo primo album per la neonata etichetta indipendente Penny Farthing. Il disco è un ottimo prodotto di musica pop ed i brani, tutti scritti da Benson, rivelano una delicata vena melodica influenzata dal sound di Bacharach ma anche dai Bee Gees dello stesso periodo. Malgrado la bontà dei contenuti l'album vende poco e Benson è costretto ad aspettare tre anni prima di riuscire a pubblicare un nuovo lavoro. "The Concert", che esce nel 1973 per la Birth, è un altro buon album ma subisce la stessa sorte del predecessore. Nel 1975 la State, etichetta sussidiaria della Polydor, pubblica "Don't Throw It All Away", nuovo album di Benson in cui vengono ripresi ben sette brani da "The Concert" ed inserite cinque nuove canzoni a completare la scaletta. Tra queste ultime troviamo la title-track, che arriva nelle zone alte della classifica diventando l'unico vero successo dell'artista come interprete. Nel 1977 esce "New World", lavoro abbastanza deludente, composto da brani eccessivamente melodici che conclude il rapporto con la State. Per il disco successivo Benson si affida alla coppia di produttori canadesi Fred Mollin e Matthew McCauley che, con l'utilizzo di ottimi musicisti statunitensi come Lee Sklar, Russ Kunkel e Steve Lukather, porta il sound dell'artista vicino al pop californiano. Questo lavoro viene pubblicato anche in Giappone dove riscuote un buon successo, tanto che l'ultimo album di Benson esce per la Kenwood nel 1983 solo per il mercato giapponese.

Discografia

Reunion (Penny Farthing 1970)
The Concert (Birth 1973)
Don't Throw It All Away (State 1975)
New World (State 1977)
Moonlight Walking (Aura 1980)
Rushing In To Love (Kenwood 1983)