Laura Allan
Dopo aver contribuito come background vocalist a dischi di vari artisti, Laura Allan esordisce come solista nel 1978 con il disco omonimo, un piccolo gioello di musica californiana. L'artista compone una serie di brani eccellenti che propongono un raffinato pop reso splendidamente da ottimi musicisti e vocalist quali David Lasley e Bill Champlin. Tra i pezzi, molto bella l'iniziale "Opening up to you" e notevoli "Come as you are" e "Hole in my bucket". Comunque tutte le composizioni, compresa la cover di Johnny Otis "So fine", sono sicuramente di buon livello e rendono obbligato l'ascolto dell'album. Due anni dopo la cantautrice torna con un disco molto particolare contenente solo 4 brani e quasi tutti per sola voce e flauto, musicalmente molto lontano dal precedente lavoro. Sparisce poi letteralmente dalla circolazione fino al 1996, anno in cui ricompare con un disco di ottima fattura che richiama le atmosfere degli esordi, con raffinati arrangiamenti e piacevoli brani tutti scritti o co-scritti da lei stessa. Dopo questo ritorno all'attivitą discografica, Laura Allan rimane nell'ambiente musicale, riuscendo a pubblicare un altro album di inediti verso la fine del 1999 con pezzi sempre interessanti e gradevoli all'ascolto. Da segnalare nel 2002 la ristampa in cd del primo disco contenente ben dieci bonus tracks, fra cui alcuni inediti e qualche versione alternativa di brani gia' noti.
Discografia
Laura Allan (Elektra 1978)
Reflections (Unity Records 1980)
Hold on to your dreams (Skyline 1996)
Telegraph (Skyline 1999)