Neil Young
Cantautore canadese nato a Toronto
ma cresciuto a Winnipeg, Neil Young inizia a suonare in band locali e
forma il suo primo gruppo, gli Squires che però hanno vita breve. Nel
1965 l'artista gira il Canada ad effettuare serate nei folk club dove
ha l'occasione di conoscere Stephen Stills e Joni Mitchell. Non avendo
un seguito Young decide, insieme al bassista Bruce Palmer, di impegnare
l'attrezzatura musicale per acquistare un carro funebre con cui
trasferirsi a Los Angeles. I due musicisti entrano in contatto con
Stills e Richie Furay ed, insieme a Dewey Martin, formano i Buffalo
Springfield. Il gruppo propone una bella miscela di folk-rock e
country-rock, incide tre album ma non ottiene il successo sperato, cosa
che avverrà in seguito quando gli Springfield verranno rivalutati e
diventeranno una band di culto. Sciolto il gruppo Young firma un
contratto come solista con la Reprise ed i primi due album che escono
nel 1968 e 1969 sono buoni ma discontinui, con alcuni bei brani ma
anche qualche pezzo poco riuscito. Poco dopo l'uscita del secondo
lavoro l'artista si riavvicina a Stills che nel frattempo, insieme a
David Crosby e Graham Nash, aveva pubblicato il bel disco omonimo del
1969. A questo punto il trio diventa un quartetto e, dopo aver
partecipato al festival di Woodstock, pubblica "Dejà Vu" (1970) con
la denominazione di Crosby, Stills, Nash & Young. L'album riscuote
da subito un notevole successo di critica e pubblico ma questo non
impedisce a Young di andarsene e tornare alla carriera solista.
Nell'agosto dello stesso anno esce "After The Gold Rush" (1970),
capolavoro dell'artista con all'interno brani straordinari come "Tell Me Why", "Only Love Can Break Your Heart", "Southern Man" e "Don't Let It Bring You Down".
L'album vende molto bene ed il successo aumenta ulteriormente con il
lavoro successivo, "Harvest" (1972), che arriva in cima alla classifica
americana forte di pezzi come "Out On The Weekend", "Heart Of Gold", "Old Man" e "Alabama".
Dopo il live "Time Fades Away" (1973) escono dischi non di facile
ascolto, dai toni cupi, con brani che trattano temi oscuri e che
vendono molto poco. Nel 1974 il cantante trova il tempo per partecipare
al tour con Crosby, Stills & Nash e nel 1976 pubblica un un album a
nome Stills-Young Band che è la cosa più orecchiabile e di successo del
periodo. L'artista torna poi ad un sound più leggero con "Comes A Time"
(1978) contenente canzoni più vicine al country tradizionale ma anche
pezzi squisitamente pop come "Lotta Love"
che viene incisa nello stesso anno anche da Nicolette Larson. Nel 1979
un altro cambio di direzione con "Rust Never Sleeps", ottenuto da
registrazioni live con sovraincisioni in studio e composto da un lato
acustico ed uno elettrico di rock con chitarre distorte. Dopo un album
riempitivo come "Hawks & Doves" (1980) contenente registrazioni che
risalgono al 1974 si conclude la prima parte della carriera di Neil
Young. Per tutti gli anni '80 l'artista si dedica a sperimentazioni di
ogni genere pubblicando lavori che spaziano tra rock rudo, elettronica,
rockabilly, blues, jazz e nel 1984 viene incredibilmente citato in
tribunale dalla Geffen, la casa discografica per cui incide, perchè
propone musica non rappresentativa di se stesso. Dopo una reunion di
Crosby, Stills, Nash & Young che frutta un album nel 1988,
l'artista continua negli anni '90 e nel nuovo millennio una frenetica
attività discografica, alternando live a dischi in studio, con un
ritorno anche al country-rock degli esordi. Tra le decine di dischi che
vengono pubblicati è possibile trovare anche buone prove, come "Harvest
Moon" del 1992, ma la parte migliore della discografia di Neil Young
rimane quella degli anni '70.
Discografia (1968-1980)
Neil Young (Reprise 1968)
Everybody Knows This Is Nowhere (Reprise 1969)
After The Gold Rush (Reprise 1970)
Harvest (Reprise 1972)
Time Fades Away (Reprise 1973) live
On The Beach (Reprise 1974)
Tonight's The Night (Reprise 1975)
Zuma (Reprise 1975)
American Stars 'N' Bars (Reprise 1977)
Comes A Time (Reprise 1978)
Rust Never Sleeps (Reprise 1979)
Hawks & Doves (Watermark 1980)