Peter Allen
Peter Allen, pianista e cantante, viene dal
musical e dal
cabaret ed il suo amore per questo genere musicale lo si trova sin dal
suo esordio come
solista. Dopo quattro album pubblicati tra il 1971 ed il 1976 l'artista
si prende una pausa interrotta da un disco live e solo nel 1979 torna
con un nuovo album in studio. Rispetto
ai lavori precedenti il sound di "I Coul Have Been a Sailor" si
avvicina al lussuoso pop californiano ma rimane troppo melodico, con a
volte un eccessivo uso dei violini che infastidisce alquanto. Ci sono
un paio di buoni
brani come "Angels with dirty
faces" e "Don't leave me now", mentre tutti gli altri, pur non essendo brutti, a lungo andare tendono
ad annoiare.
Altro discorso per il disco successivo, "Bi-Coastal" (1980), sicuramente il lavoro migliore di Allen, prodotto con
grande perizia da David Foster
con la collaborazione dei migliori musicisti californiani in
circolazione. Dieci ottimi brani che portano tutti la firma
dell'artista, aiutato spesso da altri nomi
noti quali lo stesso Foster, David Lasley e Tom Keane. I pezzi passano
con disinvoltura dalle ballate di "Fly away", "Don't go
shopping" e "Somebody's angel", a ritmi più decisi come
quelli di "One step over the borderline", "Bi-Coastal"
e "Hit in the heart", arricchiti quasi sempre dagli straordinari controcanti del
duo Steve George e Richard Page. Dopo
questo album Peter Allen si fa attendere tre anni prima di pubblicare
un altro buon lavoro di westcoast pop come "Not the Boy Next Door" che
esce nel 1983. Come nel
precedente disco troviamo tra gli autori la firma dell'artista insieme
con quelle di Tom Keane
e David Foster, che però non compare
più come produttore. Sono presenti anche altri nomi della scena
californiana, come quello di Tom Snow, che con Eric Kaz compone la bella
"Somebody's got your love", e quello del bravo ma poco conosciuto Dick St.
Nicklaus. Nel complesso il disco é valido ed alcuni brani sono eccellenti,
come "You'll always get your way" in perfetto stile Jay Graydon, la
notevole "Just another make-out song" e la title-track, in cui compare
un'ottima sezione fiati.
Passano altri sette anni prima che Peter Allen torni sul mercato con
"Making Every Moment Count", un album molto
vario musicalmente che esce per la RCA nel 1990. I brani del disco,
tutti scritti da Allen, si muovono tra vari stili dando vita ad un
prodotto gradevole all'ascolto,
soprattutto quando l'artista rispolvera il westcoat pop, di cui era
stato maestro, in
brani come "Tonight I made my day", "Nobody can break us
up" e "Why not?". Questo è l'ultimo lavoro di Peter Allen che muore nel 1992.
Discografia
Peter Allen (Metromedia 1971)
Tenterfield Saddler (Metromedia 1972)
Continental American (A&M 1974)
Taught by Experts (A&M 1976)
It is Time for Peter Allen (live) (A&M 1977)
I Coul Have Been a Sailor (A&M
1979)
Bi-Coastal (A&M
1980)
Not the Boy Next Door (Arista 1983)
Making Every Moment Count (RCA 1990)