Toto
Il tastierista David Paich ed il batterista Jeff Porcaro si conoscono
sin dai tempi della high school ed hanno l'occasione di incontrarsi
frequentemente suonando come session-men in decine di album per tutti
gli anni '70. Nel 1976, dopo il successo ottenuto con "Silk Degrees" di
Boz Scaggs, in cui Paich scrive gran parte del materiale, i
due musicisti decidono di formare una loro band coinvolgendo il
bassista David Hungate, richiesto turnista anche lui presente
nell'album di Scaggs. A completare la formazione si aggiungono il
chitarrista Steve Lukather, il tastierista Steve Porcaro, fratello
minore di Jeff, ed il cantante Bobby Kimball proveniente dagli S.S.
Fools. Il gruppo prende il nome di Toto e pubblica l'omonimo disco d'esordio
nel 1978 ottenendo grande successo con il singolo "Hold The Line" ed un buon riscontro anche con "I'll Supply The Love" e "Georgy Porgy". Il
secondo lavoro, "Hydra" (1979), propone un sound pił robusto ma non
riscuote lo stesso gradimento del pubblico malgrado il singolo "99"
venda bene. Ancora peggio fa "Turn Back" (1981) dove viene
ulteriormente accentuato il lato duro del suono, con chitarre tirate e
pezzi che si muovono tra power-pop e hard-rock ma che ottengono vendite
deludenti. A questo punto, sotto le pressioni della casa discografica
per il ritorno ad un sound pił orecchiabile, esce nel 1982 "Toto IV",
l'album di maggior successo delle band ed anche il lavoro
qualitativamente meglio riuscito. Il disco sale ai vertici delle
classifiche in tutto il mondo grazie ai singoli "Rosanna" e "Africa" ma contiene altri pezzi eccellenti come "Make Believe", "I Won't Hold You Back" e "Waiting For Your Love".
Con questo album si conclude la prima parte della storia della band
perchč subito dopo il tour promozionale se ne va David Hungate,
sostituito dal terzo fratello Pocaro, Mike, e nel 1983 viene licenziato
Bobby Kimball che deve affrontare gravi problemi di droga. Il posto di
cantante viene offerto a Richard Page che rifiuta e poi a Fergie
Frederiksen, gią voce di gruppi AOR come Angel, Trillon e Le Roux, con
il quale i Toto pubblicano un lavoro transitorio come "Isolation"
(1984), contenente il buon singolo "Stranger In Town"
ma poco altro da ricordare. Il miglioramento si ha con l'ingresso nel
gruppo di Joseph Williams che, oltre ad essere un ottimo cantante,
contribuisce in maniera significativa alla scrittura dei brani. Con
Williams in formazione escono due bei lavori come "Farhrenheit" (1986),
con il successo del singolo "I'll Be Over You", e soprattutto "The Seventh One" (1988), che diventa l'album pił venduto della band dopo "Toto IV" grazie ad ottimi brani come "Pamela" e "Stop Loving You".
Dopo la pubblicazione nel 1990 di una compilation contenente quattro
pezzi inediti interpretati dalla voce da Jean-Michel Byron, i Toto
incidono "Kingdom Of Desire" senza un cantante solista, con le parti
vocali divise tra Steve Lukather e David Paich. Poco dopo l'uscita
dell'album nel 1992 muore Jeff Porcaro e qui si conclude anche la
seconda parte della storia della band. I Toto, vicini allo
scioglimento, decidono poi di proseguire con il batterista inglese
Simon Phillips, affrontando negli anni cambi di formazione, come
l'uscita ed poi il rientro di David Paich e Steve Porcaro, il ritorno
saltuario dei cantanti Bobby Kimball e Joseph Williams e la morte nel
2015 di Mike Porcaro. Tra il 1995 ed il 2020 vengono effettuati
numerosi tour e pubblicati album in studio e live ma i nuovi lavori
rimangono lontano come successo e come contenuti dai dischi storici del
gruppo.
Discografia
Toto (Columbia 1978)
Hydra (Columbia 1979)
Turn Back (Columbia 1981)
Toto IV (Columbia 1982)
Isolation (Columbia 1984)
Fahrenheit (Columbia 1986)
The Seventh One (Columbia 1988)
Past to Present 1977-1990 (Columbia 1990) ant. con inediti
Kingdom of Desire (Relativity 1992)
Tambu (Sony 1995)
Toto XX: 1977-1997 (Sony 1998) inediti + live
Mindfields (Sony 1999)
Livefields (Columbia 1999) live
Through the Looking Glass (Capitol 2002)
Falling In Between (Frontiers 2006)
Toto XIV (Frontiers 2015)
Old Is New (Legacy 2020)